lunedì 30 novembre 2015
I funghi amano la semplicità, pulirli, lavarli, asciugarli, tagliarli in fette sottili, duo o tre minuti saltati in padella a fuoco vivace in olio evo con aglio pestato e prezzemolo tritato e sono pronti, salare a piacere, spolverare, se gradito, con pepe della regina o pepe nero macinato fresco dal "rubirosa". Evitate quelli dei Paesi dell'Est, il fungo attinge gli umori della terra in cui cresce, prende tutto, anche eventuali residui radioattivi, metalli pesanti, tutto il male e tutto il bene che c'è nel terreno. Per questo è consigliabile mangiarne pochi e di rado ma è un sapore ed un profumo irrinunciabile per gustare a tavola i piaceri dell'autunno che come scrisse un poeta è la primavera dell'inverno. Foto di funghi acquistati al mercato di Trento.
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