mercoledì 11 novembre 2015

Bistecca di cavallo alla piastra con patate arrostite di Roveredo di Guà e rosmarino  

La semplicità: una bistecca equina, mi rifornisco dalla storica macelleria Avesani in piazzetta Monte a Verona, frollata giusta, taglio giusto, spessore giusto, rispettare sempre la regola principe, partire da una buona materia prima, non esiste cuoco che possa trasformare una suola di scarpe in piatto succulento, altro occorrente, una piastra di ghisa ( dopo la materia prima in ordine di importanza ci sono i sistemi di cottura) cosparsa di sale rosa dell'Himalaya ( sale medicamentoso che aiuta metabolismo e digestione),   messa sul fornello a fiamma viva, quando i granelli di sale cominciano a scoppiettare poggiarvi la bistecca, un paio di minuti, girarla dall'altra parte, un paio di minuti, passarla nel piatto, filo d'olio di Cisano del Garda, ci vuole un olio dolce non aromatico per non coprire il sapore della carne, bisogna sentire il sapore della ciccia, il sapore del sangue, da veri carnivori, intorno un contorno soffice che pulisca il palato e lo predisponga a risentire il sangue dopo ogni boccone, disporre le patate di Roveredo di Guà arrostite in forno con l'immancabile rosmarino raccolto nelle nascoste siepi del giardino per profumare l'alito e risvegliare la sensibilità; piatto energetico, antistress, ti fa sentire un leone, basta mezzo bicchiere di un buon rosso, a partire da un Valpolicella Superiore.  



 

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