La nostra mission : DIETA MEDITERRANEA ONNIVORA rivisitata "Zamlap"
La "dieta mediterranea" (cereali integrali, pasta, legumi, frutta secca e fresca, verdura e olioextravergine d'oliva) è stata promossa a modello alimentare con provati effetti benefici ed efficaci su salute e longevità, studiato e copiato da tutto il mondo. Altro non è che cucina "povera" e prodotti del territorio, oggi indicati anche "a Km.0". Nel nostro caso il concetto di "territorio" va esteso all'Italia intera come miniera di eccellenze. La nostra mission - per dirla in linguaggio manageriale - è addentrarci nelle viscere della "miniera" e scovare il meglio del meglio. A pag.75 "L'Espresso" n.49 del 10 dicembre 2015 ci ricorda che...la dieta mediterranea traina il Pil...della Regione Campania....il patrimonio agroalimentare, una delle voci più importanti dell'export di questa terra...E accende i riflettori dell'italian sounding: prodotti che in tutto il mondo vengono spacciati per italiani ma che non lo sono affatto. Il nostro blog si è data l'ulteriore mission di contrastare l'italian sounding cioè
la copia servile e l'imitazione scadente, quando addirittura pericolosa per la salute, del prodotto italiano. Il metodo scelto per coltivare questo obiettivo è quello di scegliere e, quindi, recensire per le nostre realizzazioni gastronomiche e culinarie prodotti e produzioni agroalimentari di sicura "italianità" che cioè danno garanzia di provenienza dal territorio italiano, genuinità e controllabilità della filiera, garanzia di salubrità, autenticità storica della produzione, versatilità in cucina e facilità di uso e combinazione
alimentare, risultato ottimale e resa equilibrata alla cottura e all'elaborazione culinaria, gradevolezza e gradimento al gusto, all'olfatto e alla vista; giusto rapporto
prezzo/qualità.
Dal sito dell'Ufficio Italiano Brevetti e marchi: Direzione Generale Lotta alla Contraffazione: Il patrimonio agroalimentare italiano è unico al mondo per qualità ed assortimento. La cultura gastronomica e i prodotti agroalimentari italiani sono famosi ed apprezzati dai consumatori di molti paesi. Come conseguenza di questa popolarità, è cresciuta via via negli anni un’economia parallela che, sottraendo quote di mercato ai prodotti tutelati, determina pesanti danni alle aziende italiane. Tale fenomeno, è conosciuto come “Italian Sounding”, ovvero l’utilizzo di denominazioni geografiche, immagini e marchi che evocano l’Italia per promozionare e commercializzare prodotti affatto riconducibili al nostro Paese. Esso rappresenta la forma più eclatante di concorrenza sleale e truffa nei confronti dei consumatori, soprattutto nel settore agroalimentare.
A livello mondiale, il giro d’affari annuo dell’Italian Sounding è stimato in circa 54 miliardi di euro l’anno (147 milioni di euro al giorno), comunque oltre il doppio dell’attuale valore delle esportazioni italiane di prodotti agroalimentari (23 miliardi di euro). Quindi, almeno due prodotti su tre commercializzati all’estero si riconducono solo apparentemente al nostro Paese.
Le aziende estere che utilizzano impropriamente segni distintivi e descrizioni informative e promozionali che si rifanno in qualche modo al nostro Paese, adottano tecniche di mercato che inducono il consumatore ad attribuire ai loro prodotti caratteristiche di qualità italiana che in realtà non posseggono, concorrendo slealmente nel mercato ed acquisendo un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza non solo italiana.
In Italia vigono regole rigide sulla produzione agroalimentare, il cui obiettivo è quello di tutelare l’alta qualità dei prodotti oltre che la salute dei consumatori. “Made in Italy”, quindi, sta ad indicare non solo un prodotto di qualità, ma anche un prodotto sicuro. Gli altri prodotti, apparentemente italiani, non possono, in principio, ritenersi comunque tali.
La cucina "povera" è cucina "zamlap", i principi "scientifici" guida sono gli stessi: ridurre il complicato al semplice e massimo risultato con minimo mezzo.
Per i nostri gusti la "dieta mediterranea" è limitativa e limitante se di stretta osservanza cioè solo cereali integrali, pasta, legumi, frutta secca e fresca, verdura e olio extravergine d'oliva. Questa riduzione è contraria allo speculare principio "zamlap", tratto dall'apostolo San Paolo: "Esaminate tutto e trattenete ciò che è buono". Per questo motivo la dieta mediterranea va completata "zamlap" con il sostantivo di onnivoro. L'elemento unificante resta la territorialità "mediterranea" dei prodotti, lo stile di combinazione degli ingredienti nella realizzazione delle pietanze, il sistema di cottura a "bassa temperatura" degli alimenti, per il resto tutto è lasciato alla libera sperimentazione "zamlap".